giovedì 1 maggio 2008

"...Era facile..." sei tu

"...Era facile..." sei tu al telefono.
Che era facile lo capisti grazie a me.
Ti ascoltai a lungo.
Ascoltai non solo le tue parole ma anche i tuoi gesti, i tuoi passi.
Lessi il tuo odore, i movimenti delle tue mani, quelle dita tormentate dai tuoi denti, smaniosi di trovare nella carne un sollievo.
Insoddisfazione.
Vidi la tua voglia di liberarti da quel che è come già sai.
Da quel che ha un inizio ed una fine sempre uguali.
Tu volevi muoverti.
Ti spinsi a farlo.
Tu lasciasti addormentare il dolore poi tutto tornò come prima.
Nel "prima" io non c'ero, nel "come prima" non trovasti nemmeno un pensiero per me.
Ti incontro ogni giorno, dentro me.
Dopo tutto questo tempo mi chiedo se ne sia valsa la pena.
Che cosa è rimasto.
"...Era facile...", io non ci ho capito nulla.

M.E. & A.



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